Le Tombe Grotticelle sono sepolture scoperte nel 1982 nel cuore dei boschi di Rocca di Papa, a metà strada
fra Monte Cavo e il Maschio delle Faete.
Fra le diverse datazioni ipotizzate, la più attendibile sembrerebbe essere quella che ne colloca
la realizzazione nel periodo neolitico, a cavallo fra lEtà del Rame e quella del Bronzo: questi sepolcri
risalgono, in sostanza, allincirca al 2.500 a.C.
Le Tombe Grotticelle rappresentano un unicum nel territorio dei Castelli Romani, nonché un vero e proprio
enigma dal punto di vista archeologico.
La denominazione di queste sepolture è dovuta alla tipologia di tomba a grotticella, tipica del tardo
Neolitico sopratutto in Sicilia e di cui lesempio più grandioso è dato dalle Necropoli Rupestri di Pantalica,
in provincia di Catania. Le tombe a grotticella sono anche dette a forno, proprio per la loro conformazione
che ricorda le fattezze di una classica fornace. Scavate nella viva roccia, in fase iniziale erano atte a
ospitare un singolo cadavere, ma vennero probabilmente utilizzate in epoche successive per sepolture
di massa a causa dellesplosione demografica che interessò le comunità preistoriche. Tuttavia, i sepolcri
di Rocca di Papa differiscono enormemente da quanto è possibile ammirare a Pantalica o in necropoli affini, anzi:
hanno molto poco a che fare, in quanto a rifinitura e maestria architettonica, con i loro corrispettivi siculi,
piuttosto grezzi e basilari.
Le tombe a grotticella, benché spesso situate in posizioni naturalistiche altamente spettacolari, sono semplici
cavità cui - nelle versioni più evolute - viene anteposto un portello monolitico con simboli antropomorfi
o motivi spiraliformi.
Le Grotticelle di Rocca di Papa sono incastonate al termine di due corridoi di tufo, scolpiti allinterno
di un unico manto lavico. Questo spazio antistante, camminamento a cielo aperto avente la funzione di
accompagnare lessere umano dal regno dei vivi a quello dei morti e viceversa, è detto dromos.
[da un articolo di Nemora, Alessandra]
A. Si sale sul Monte Cavo e - poco prima di raggiungere la cima- si imbocca il sentiero sterrato che parte
dallultima sbarra verde lungo la strada asfaltata.
Da qui inizia il sentiero 516b dobbiamo seguire il sentiero largo e comodo. Procedendo sempre per questo
largo sentiero (dritto, bisognerà poi voltare a destra all'altezza del cartello "Le Grotticelle" e
"ruderi della capanna dei guardiani".
Questi antichi casali costituivano il rifugio in cui, fino alla metà del Novecento, vivevano i guardiaboschi.
Deputati al controllo del fenomeno del brigantaggio e alla tutela delle foreste, i guardiani vigilavano
sui boschi, conducendo una vita allinsegna della frugalità e dellisolamento.
Superati i ruderi del casale, sarà sufficiente seguire la naturale prosecuzione del sentiero in discesa
per giungere presso il sito archeologico.
Distanza da Via dei Corsi 2,1 KM ; Durata 40 minuti.
B. Altro percorso ancora piú breve del precedente. Si parte da via dei Corsi, su via dei laghi direzione
Velletri, poco prima del ristorante Artemisio una traversa sulla sinistra. Alla prima strada sterrata
sulla sinistra, via Barbaroscia, si comincia a salire , salita molto facile.
Distanza da Via dei Corsi 1,9 KM ; Durata 40 minuti.